Nell’ambito dei progetti di Partenariato Pubblico Privato (PPP), Arpinge analizza da sempre con attenzione la natura e le caratteristiche delle due categorie di soggetti coinvolti, pubblici e privati, avendo attenzione a valutare sia profili economici ed organizzativi che reputazionali.

Per quanto riguarda i soggetti privati, l’obiettivo perseguito è quello di ridurre al massimo i conflitti d’interesse tra i vari attori e promotori del progetto, puntando ad ottenere equilibrio ed equità commerciale tra i medesimi. A tal fine, Arpinge conduce valutazioni rigorose della struttura dell’operazione e delle altre sue caratteristiche fondamentali, volte a identificare un sistema di governance e ulteriori meccanismi di tutela, che consentano il massimo allineamento degli interessi dei diversi soggetti privati partecipanti.

Per quanto riguarda le controparti pubbliche, l’approccio rigoroso e accorto di Arpinge impone di selezionare i progetti mediante un’analisi preliminare che deve necessariamente partire dai principali attori pubblici coinvolti nell’operazione (tipicamente le amministrazioni comunali). Lo screening di tali soggetti guarda non solo ai profili di affidabilità finanziaria (rating ECAI) ma anche e soprattutto ad elementi di trasparenza ed efficienza, volti a verificare preliminarmente la possibilità di operare all’interno di un contesto improntato alla correttezza formale e sostanziale dei rapporti intercorrenti tra amministrazioni concedenti e promotori privati. A riguardo Arpinge utilizza tutte le informazioni disponibili per elaborare proprie valutazioni e classifiche di merito nonché sistemi di rating alternativi, quali per esempio i dati pubblicati sulla piattaforma web “Rating Comuni Italiani” e le analisi sul “Rating Pubblico” formulate dalla Fondazione Etica (http://www.fondazionetica.it/) che si basano sui dati che la pubblica amministrazione è tenuta a pubblicare ai sensi del D.Lgs. 33/2013 e del D.Lgs. 97/2016.

Gli esiti di queste analisi, una volta accertati e validati anche sul campo, consentono l’individuazione dei contesti più favorevoli per gli investitori istituzionali, che costituisce il presupposto per poi valutare anche le possibili opportunità di investimento. Appare significativo che tali analisi, sin dall’avvio dell’attività di Arpinge, hanno portato a ritenere non eleggibili quali controparti di operazioni di PPP alcuni importanti comuni, anche metropolitani (tra i quali purtroppo è inclusa la Capitale), che indipendentemente dall’avvicendarsi delle giunte consiliari hanno mostrato inaccettabili carenze e inefficienze nell’ambito dei propri processi amministrativi e rilevanti temi reputazionali.

DOCUMENTI UTILI

Articolo ” Trento, Cuneo e Parma campioni di trasparenza” , Corriere della Sera 15 maggio 2018

Articolo ” Il rating dei Comuni più efficienti. Per trasparenza e performance Cuneo in testa, Olbia batte Trento”, Corriere della Sera 26 giugno 2018